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martedì 28 marzo 2017

Recensione: Ti amo ma non posso - Cecile Bertod

Buongiorno cari lettori, oggi parliamo di Ti amo ma non posso, un contemporary romance di Cecile Bertod, edito dalla casa editrice Newton Compton Editori. La Bertod ha collezionato vari successi e questo è il suo penultimo romanzo, molto apprezzato dai lettori. Sam e Dave sono dei protagonisti atipici, molto diversi dai soliti stereotipi di cui leggiamo di solito. Direi che hanno delle personalità molto forti e molto variegate. Ma questo basta per rendere bello un romanzo?


Titolo: Ti amo ma non posso
Autore: Cecile Bertod
Editore: Newton Compton Editori
Pubblicazione italiana: 10/11/2016
Genere: contemporary romance
Serie: no
Prezzo cartaceo: € 9,90
Prezzo Ebook: € 4,99
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Sam lavora da quattro anni al «Chronicle» e, dal primo momento in cui l’ha incontrato, è segretamente innamorata di Dave, il vicedirettore del giornale. Nonostante faccia qualsiasi cosa per essere notata, non sembra avere speranze: è timida, insicura e un po’ troppo in carne, mentre Dave ama il lusso, le modelle e ai sentimenti preferisce i flirt di una sera. Quando lo vede in TV accanto a una donna bellissima, Sam si rende conto che non può continuare a sprecare il proprio tempo dietro a un sogno irrealizzabile. Basta con Dave! Durante la settimana della moda di San Francisco, che vede Dave e Sam presenti per lavoro, il bel giornalista scopre però una ragazza che non sospettava esistesse: Sam è molto di più della schiva e silenziosa redattrice sempre infagottata nella sua felpa di pile. Ma anche per lei quei giorni saranno decisivi. Forse ha più d’un motivo per credere in se stessa. E forse c’è qualcuno che, molto prima di Dave, se n’era già accorto…


Come ho appena accennato, i protagonisti di Ti amo ma non posso sono davvero unici, reali e molto vicini a ciò che potrebbero essere due giovani adulti dei giorni nostri. La Bertod ha un modo di scrivere ironico, divertente, impeccabile e coinvolgente e ha creato una storia e dei personaggi davvero particolari, con quel pizzico di ironia e verità che non guastano mai.

Sam è una ragazza che vive ancora con i suoi genitori, lavora da tre anni nella redazione di uno dei giornali più famosi di San Francisco, il “Chronicle” e porta una taglia “L”. L’accettazione di sé stessi, del proprio corpo e delle proprie forme è uno dei temi principali del libro, che viene trattato in maniera molto ironica, ma che allo stesso tempo fa riflettere molto, perché mette alla luce i due lati della stessa medaglia: se da un lato ci si accetta veramente, dall’altro c’è chi fa finta di farlo. Sam è una ragazza molto forte, sa di essere formosa e ironizza su sé stessa, ma allo stesso tempo si nasconde dietro a jeans e maglie nere. Ma succederà qualcosa che la porterà a cambiare o semplicemente a scoprire dei lati di se stessa che fino a quel momento non aveva mai visto. La sua debolezza più grande? Dave.

Dave è il vicedirettore del giornale, nonché uomo dei sogni e dei desideri di Sam. La ragazza ha fantasticato su di lui da sempre ed insieme alla sua amica Terry non fa che parlare di lui. Purtroppo Dave la considera indispensabile soltanto dal punto di vista professionale, senza di lei, che si piega sempre ai suoi ordini, lui sarebbe perso.

Il vero punto di svolta nella trama arriva quando Dave è costretto a promettere al suo capo di non toccare donna per almeno tre mesi e purtroppo in un periodo critico che è la Fashion Week, evento che pullula di modelle con le quali Dave è solito divertirsi. Ma un altro evento si tiene negli stessi giorni a San Francisco, ovvero il concorso di bellezza “Beautiful Curvy” al quale partecipano ovviamente ragazze formose. Qual è il legame fra questi eventi e i nostri protagonisti? Lo scoprirete soltanto leggendo il libro. E soprattutto cambierà il rapporto fra Sam e Dave? Finalmente lui si accorgerà che dietro quei vestiti un po’ troppo larghi si nasconde una donna bellissima? Andrà oltre le apparenze?

Ti amo ma non posso è un inno alla rinascita di se stessi, ma anche un bellissimo punto di vista nel mondo del lavoro, del rapporto con il capo, ma soprattutto del rapporto con il proprio corpo. Questo è uno di quei romanzi che leggi piacevolmente, come se fosse una lettura semplice ma che in realtà ti fa riflettere molto, ma te ne rendi conto davvero soltanto quando finisci di leggerlo. Alla fine non resta soltanto una bella storia, ma rimane anche un grande insegnamento. Penso che sia questo il punto di forza di questo libro: lasciare il segno senza appesantire la lettura, senza drammi.

Ho riso, mi sono arrabbiata, ho amato questa storia. Forse per la prima volta mi è capitato di preferire un personaggio maschile che nella storia non è il protagonista, il bellissimo Al che farà la conoscenza di Sam. Sì, ho decisamente preferito lui a Dave. Il mio rapporto con Dave è stato di amore-odio, più odio che amore e tuttora il suo personaggio mi lascia perplessa, perché proprio per la veridicità con cui la Bertod ha creato i suoi personaggi, questi sono pieni di difetti e per i miei gusti forse Dave ne ha fin troppi. Invece Sam è fantastica, genuina, un po’ troppo sognatrice per quanto riguarda i pensieri sul suo capo, ma allo stesso tempo forte e decisa. Il suo personaggio mi è piaciuto molto.

All’inizio mi sembrava una storia banale ma continuando nella lettura, questo romanzo mi ha coinvolta totalmente. Riguardo l’intreccio della storia non ho detto molto perché è una piacevolissima lettura tutta da scoprire e se ormai conoscete il mio modo di recensire avrete capito che non mi piace spoilerare tutta la trama, a mio parere non devono essere così le recensioni. Chiusa questa parentesi, correte a leggere questo libro perché non è la solita storia, non è il solito clichè e perché lo stile della Bertod è fantastico! Io immaginerei anche un bellissimo film, perché è una di quelle storie che si presta ad essere trasmessa sul grande schermo.

Buona lettura!



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